I lavori fanno parte di un ciclo di dipinti, ancora incompiuto, dal titolo “Assenze”.
I profili dipinti in questa serie intendono evocare le icone della statuaria classica, liberate però dai loro vincoli originali.
Viene concesso spazio a presenze negate, figure umane svuotate o soltanto evocate attraverso contorni di corpi che si intrecciano. La tridimensionalità tipica della statuaria antica viene meno, quasi a far dubitare dell’idea classica di armonia e bellezza. Nell’immaginifico si percepisce il forte impatto della figura umana, anche se solo nella forma, anche se in realtà assente.